L’odore del pane fresco, ancora caldo e avvolgente, trasporta subito nei vicoli acciottolati di Genova, dove ogni mattina, gli artigiani del pane onorano un rituale antico, ereditato dai maestri panificatori liguri del passato. Il delicato infrangersi della crosta sotto le dita, il profumo inebriante che danza nell’aria, e la morbida alchimia degli ingredienti evocano storie d’amore e di tradizione, tessute nel cuore della Riviera Ligure.
È l’arte dell’impasto a regnare sovrana nelle cucine delle focaccerie storiche, dove il saper fare si intreccia con il sapore autentico della storia. Qui, l’impasto non è semplicemente un aggregato di farina, acqua, lievito e sale. È un elisir che racchiude in sé il segreto delle generazioni passate, gli occhi lucenti dei nonni, le mani esperte e vissute che, con amore e dedizione, hanno plasmato giornalmente quest’arte.
Mentre le mani si muovono con grazia ed esperienza nell’abbracciare la farina, si rievoca la figura di “u Baxeico”, il panettiere, colui che nella Genova di un tempo, incarnava la saggezza e l’arte della panificazione. Un uomo il cui lavoro era essenziale, tanto quanto il suo ruolo sociale. Una figura che, tra i vicoli profumati e i muri color pastello, donava calore e nutrimento, trasformando i semplici ingredienti in manufatti divini.

Le antiche ricette liguri narrano di ingredienti genuini, raccolti sotto il calore del sole mediterraneo, che baciano le colline e le coste di questa terra feconda. Ma narrano, soprattutto, di donne e uomini che, con dedizione e passione, hanno saputo elevare l’atto della panificazione a rituale sacro, intrecciando i fili della tradizione con l’innovazione.
Nel mondo moderno, dove la fretta spesso offusca l’autenticità, il rito della panificazione ligure diventa un faro che illumina il cammino verso l’essenziale, un invito a rallentare, a riconnettersi con la terra e a celebrare il magnifico dialogo tra umano e natura.
Le sfumature dorate della focaccia, croccanti e al tempo stesso cedevoli, sono la tela su cui si dipinge il patrimonio immortale della cultura ligure. Ogni bollicina nell’impasto narra di mare e vento, di viaggiatori e mercanti, di baci rubati sotto il portico e di bambini che corrono tra i carruggi.
Il soffio ancestrale della panificazione ligure
La panificazione ligure annega nelle profondità di un’arte quasi mistica, dove tecniche secolari e sapori autentici coesistono in un abbraccio perpetuo di tradizione e identità culturale. La sfogliatura, ad esempio, rappresenta una delle tecniche imprescindibili nel repertorio dei maestri panificatori liguri, essenziale nella creazione della celebre Focaccia di Recco. Attraverso movimenti delicati e precisi, la pasta viene stesa fino a raggiungere una trasparenza quasi eterea, un sottilissimo velo che avvolge il morbido e saporito formaggio.
Poi, c’è il sacro rituale della lievitazione, un atto di pazienza e dedizione, dove il tempo diviene complice essenziale nel conferire all’impasto quella leggerezza e quell’aerea croccantezza tanto amate. È un processo che non si affretta, che richiede osservazione, attesa, e che incarna la filosofia della panificazione ligure: un’arte che non conosce fretta, dove ogni attimo è fondamentale per garantire l’armonia dei sapori e delle texture.

La lavorazione a mano, poi, rimane uno degli aspetti cardinali di questa millenaria tradizione. Mani esperte che saggiamente mescolano gli ingredienti, creando un impasto omogeneo e delicato. È qui che la panificazione ligure incontra la sua essenza, nelle mani di chi sa, di chi conosce i segreti tramandati e li riverbera in ogni piega della pasta.
E non si può dimenticare l’utilizzo di ingredienti genuini e locali, come l’olio extravergine d’oliva ligure, che con il suo profilo aromatico distintivo, permea l’impasto, conferendogli una morbidezza e una fragranza inconfondibili. Oppure il sale marino, croccante e puro, che accarezza la superficie, sposandosi con la dolcezza dell’olio e l’umidità della pasta

I custodi dei sensi: prodotti da forno nella magica cucina ligure
Nell’intimità delle cucine liguri, il forno è non solo uno strumento, ma un altare dove, quotidianamente, si rende omaggio a un patrimonio gastronomico che ha reso questa splendida regione una meta preziosa per i viaggiatori del gusto. I prodotti da forno liguri sono un insieme armonioso di sapore, tradizione e sensazioni, ciascuno con la propria storia da narrare, ciascuno un piccolo capolavoro di arte culinaria.
La Focaccia Genovese, con la sua superficie dorata e irregolare, oliata e saporita, è un banchetto per il palato, che ricorda le onde del mare che bacia le coste liguri. Quella crosta croccante e il cuore morbido, che si sciolgono in un abbraccio delicato, sono un viaggio attraverso campi di grano dorati e alberi d’oliva sussurranti sotto il sole mediterraneo.

I Canestrelli, biscotti dall’anima burrosa e dalla forma a fiore, cosparsi di un velo di zucchero a velo, raccontano di merende nonne e nipoti, di mani laboriose che delicatamente modellano i dolci sogni. Sono un ricordo tenero, che avvolge il cuore con il suo abbraccio dolce e rassicurante.
Le Torte di Nocciole ci parlano delle colline liguri, dove gli alberi di nocciolo ergono i loro rami al cielo. La consistenza morbida e umida, arricchita dal gusto tostato delle nocciole locali, è un inno alla semplicità e all’eleganza della cucina ligure.
E poi, il Pandolce, un dolce natalizio ricco e generoso, ci riporta a tavole imbandite, occhi brillanti e risate che danzano con il calore della famiglia. Uvetta, pinoli e scorze d’arancia si fondono in un insieme opulento e festoso, divenendo testimoni di radunate festive e cuori colmi.

Nel forno di Focaccia e Dintorni ogni giornata inizia con un omaggio a questa tradizione, un’ode a quella manualità e creatività che rende ogni focaccia, ogni dolce, un pezzo unico e irripetibile. E mentre l’impasto lievita, sospeso tra presente e passato, i confini temporali si sfumano, permettendo per un attimo, di viaggiare attraverso i secoli, unendo le mani di chi fu con quelle di chi è.
Ognuno è il benvenuto a varcare la soglia e a lasciarsi cullare da queste storie, degustando con occhi e palato il risultato di una passione ininterrotta, di un’arte che da secoli, avvolge, nutre e incanta.
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